Imparare a suonare la chitarra.
Per molti bambini è una scelta spontanea, spesso sono loro a manifestare il desiderio, in tal caso è sufficiente scegliere una struttura provvista di insegnanti validi.
La ricerca non è facile ma nemmeno impossibile.
Per trovare la scuola di musica adatta basta una ricerca in rete e mediante il sito, o una consulenza individuare l’indirizzo musicale al quale essa si affaccia per verificane la compatibilità alle aspettative.
Quale indirizzo musicale scegliere?
Diversamente da come potrebbe sembrare le scuole di musica non sono tutte uguali, per individuare quella più adatta conviene capire a quale indirizzo musicale sia più incline il futuro chitarrista; non è difficile, a volte basta analizzare i generi che egli ascolta o avvalersi di una consulenza.
Proviamo a ragionare suddividendo lo studio della chitarra per generi:
- Chitarra classica o folk
- Chitarra pop rock
- Chitarra Jazz
Sebbene l’approfondimento di tutti i generi si rivela sempre la strada migliore, spesso un bambino non ne conosce l’esistenza, tanto meno ne è interessato.
Egli piuttosto spera di poter eseguire quanto prima la canzone preferita per condividere con i conoscenti le gioie dei suoi progressi.
Indipendentemente dalle aspettative dei genitori o della scuola, per un buon insegnante lo stimolo e la motivazione dovrebbero essere prioritari.
Ecco che in un primo tempo si potrebbero assecondare le aspettative dell’allievo promuovendo la curiosità e stimolando via via l’interesse allo studio accademico.
Tutte le tecniche una o nessuna?
Per suonare bene è necessario conoscere le svariate tecniche esecutive esistenti, ma non necessariamente tutte alla perfezione.
Consigliamo di avviare l’allievo procedendo per gradi che da un lato richiedano il suo impegno allo studio e dall’altro offrano opportunità di piccoli successi, pianificando facili obbiettivi facilmente raggiungibili e nel minor tempo possibile.
Qual’è la scuola più adatta?
Crediamo che la scelta non debba necessariamente ricadere su ciò che il genitore si aspetta, bensì su ciò che è più adatto al futuro artista in quel periodo storico.
L’indirizzo classico ad oggi è senza dubbio quello che offre solidi risultati, tuttavia è necessario considerare le aspirazioni del diretto interessato.
Se a Paolino piace la chitarra Rock, sognerà di averne una al più presto corredata di amplificatore “spaccaorecchi”.
Dopodiché si aspetterà di prendere lezioni da un insegnante che indossi possibilmente la T. Shirt con il nome della sua band preferita.
Imporre un indirizzo accademico a Paolino potrebbe rivelarsi una scelta deleteria e inibire il suo entusiasmo.
Cosa ti aspetti dal tuo piccolo chitarrista?
- Che diventi un impeccabile interprete della chitarra classica, folk jazz e rock in grado di eseguire tutti gli stili e le tecniche esistenti.
- Che si avvicini alla musica stimolato da un bravo docente che rispetti i suoi tempi e lo guidi all’approfondimento per raggiungere i suoi traguardi.
Se la risposta è la prima, consigliamo di iscriverlo in una scuola che lo prepari bene all’esame di ammissione al conservatorio.
Nel secondo caso o nel dubbio invece continua a leggere.
La giusta età per iniziare le lezioni di chitarra.
Dal sesto anno di età il bambino può generalmente iniziare lo studio della chitarra, tuttavia questo non è un dato assoluto.
Si rivela comunque necessario che la muscolatura delle mani sia sufficientemente tonica per di riuscire a pressare le corde sui tasti.
Quale chitarra scegliere?
Esistono infatti 3 tipi di chitarra adatti ai vari generi musicali:
- La chitarra classica; Strumento con corde in nylon
- La chitarra acustica: Chitarra molto simile alla classica ma con corde in acciaio.
- La chitarra elettrica: Chitarra priva di cassa acustica concava corredata di dispositivi elettroacustici per l’amplificazione del suono mediante amplificatore
e poi esistono le varie dimensioni espresse in frazioni:
- Chitarra 1/4 per bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni
- Chitarra 1/2 per bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni
- Chitarra 3/4 per bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni
- Chitarra 4/4 per bambini dai 12 anni in poi
Quali benefici portano le lezioni di chitarra?
Più che di benefici in merito alle lezioni di chitarra, potremmo parlare in relazione allo studio e l’approfondimento della musica in genere.
Glenn Schnellenberg ha dimostrato che i bambini che vanno a lezione di musica presentano una crescita superiore del Q.I. rispetto alle altre attività extrascolastiche, che comunque danno un buon contributo allo sviluppo dell’intelligenza.
La musica influisce sul battito cardiaco e questo fenomeno accade a tutte le età.
Regola la respirazione aumentando di conseguenza i valori di O2 presente nelle molteplici zone corporee, regola la pressione del sangue ed il livello di alcuni ormoni, con particolare efficacia nei riguardi del cortisolo (ormone dello stress), e le endorfine.
L’approfondimento della musica, partendo dal semplice ascolto fino ad arrivare all’esecuzione attiva genera benefici sulla memoria e l’apprendimento, in quanto favorisce la concentrazione e migliora la produttività (Jausovec et al., 2006).
Secondo Alfred Tomatis la musica aiuta l’individuo mentre si cimenta in attività cerebrali complesse come lo studio, i calcoli della matematici e perfino durante i giochi strategici come ad esempio il gioco degli scacchi, ed altri.
Lo studio della chitarra e la personalità.
- Eseguire le canzoni preferite con la chitarra è motivo di espressione, molti ragazzi faticano ad esternare le loro emozioni e la musica favorisce l’abilità comunicativa che si trasformerà al più presto in uno strumento indispensabile all’inserimento nella società.
- La chitarra è uno strumento che permette di conoscere molteplici stili musicali come il come il blues, il jazz, il flamenco, il rock, il classico, ed altro. Questo dettaglio favorisce la conoscenza di tradizioni e abitudini sociali.
- Almeno nei primi tempi la chitarra è uno strumento economico, pratico da portare al mare, in montagna o alle feste. Ci permette di fare musica in autonomia. Insomma, lo strumento più adatto condividere la musica.
- Imparare la musica anche con lo studio della chitarra rende contribuisce in modo preponderante alla formazione di una personalità veloce e pronta.
La musica inoltre consente di esprimersi più chiaramente, migliora la percezione spazio-temporale, e aiuta il mantenimento dello stato di equilibrio psico fisco.
Per Schnellenberg, il presunto “effetto Mozart” si potrebbe associare ad un fenomeno in realtà molto più generico che l’approfondimento della musica comporta, attraverso il quale si acquisisce l’abilita di mantenere uno stato di rilassamento globale con conseguente miglioramento dell’umore.
A condizione, però, che la musica sia quella preferita.
Perchè suonare la chitarra piuttosto che altro?
- La chitarra è uno strumento che permette di eseguire e comporre melodie e armonie contrariamente ad altri strumenti monofonici come per esempio il flauto che è in gradi di emettere una sola nota per volta.
- La chitarra è uno strumento che permette nell’immediato l’apprendimento del ritmo, ad esempio mediante lo studio dello strumming.
- Fin dalle prime lezioni si rivela pressoché facile l’apprendimento delle abilità ad eseguire i primi accordi semplici; utilissimi per esempio a far si che l’allievo possa accompagnare mediante facili progressioni armoniche una melodia cantata o suonata.
- Per i primi tempi la chitarra è uno strumento economico e facilmente trasportabile e reperibile.
Quale il corso di chitarra più adatto?
Per poter godere appieno dei benefici che l’uso della chitarra è in grado di offrire è necessario che il vostro piccolo possa frequentare dei corsi di chitarra.
A tal proposito, vista l’importanza della scelta, si consiglia ai genitori di prendere informazioni prima di scegliere la scuola candidata.
Le opportunità sono davvero tante ma noi cerchiamo di racchiuderle in una lista che comprenda quelle più comuni:
- Lezioni di chitarra offerte nei centri culturali.
- Lezioni di chitarra in una scuola di musica.
- Lezioni di chitarra presso una associazione.
- Corsi a domicilio, con insegnante privato.
Il solfeggio serve?
Una buona conoscenza del solfeggio nello studio della chitarra richiede molto impegno, ma d’altro canto offre agli allievi una maggiore consapevolezza e immediatezza nell’affrontare l’esecuzione di arrangiamenti articolati e complessi, inoltre si rivela indispensabile per l’improvvisazione, e la composizione.
Qual’è la frequenza ottimale per un buon corso di chitarra?
Generalmente la curva dell’attenzione inizia la sua discesa raggiunti 30’ di lavoro.
Considerando la necessità di qualche minuto iniziale per l’ambientazione e qualche altro minuto per la conclusione di un argomento possiamo stabilire che 45′ di lezione possano rappresentare un ottimo compromesso, fermo restando che in molti casi in cui è necessario preparare un concerto o approfondire argomenti molto articolati si consigliano i 60’.
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