Scuole di musica a Vicenza
Scuole di musica quale scegliere?
Scuole di musica e conservatorio
L’unica struttura italiana ad oggi in grado di rilasciare diploma riconosciuto è il conservatorio; d’altra parte, le scuole di musica private da lungo tempo operano nel settore avendo maturato in questo modo un’ esperienza invidiabile. La scelta è legata agli obbiettivi finali piuttosto che al prestigio della scuola di musica che si sceglie. Meglio identificare quella più adatta in base alle proprie esigenze.
Scuole di musica per mio figlio di 3 anni.
Fin dalla nascita l’udito si sviluppa prima ancora della vista e del tatto. La musica stimola lo sviluppo cognitivo dei bambini; per questo è consigliabile frequentare corsi di musica propedeutica prima possibile.
Scuola di musica per mio figlio di 8 – 10 anni.
È importante porsi una domanda:
“Chi promuove questa iniziativa io o mio figlio?” In ambedue i casi, l’indirizzo accademico è sconsigliato; questo perché se da una parte un corso di musica può solo giovare alle abilità intellettive, dall’altro richiede impegno e costanza. Sforzi che potrebbero non essere giustificati dalle piccole soddisfazioni dei primi tempi. Un insegnante ha il compito di coinvolgere l’allievo, ma quando la musica non è gradita il rischio è di odiarla. Meglio quindi iniziare frequentando corsi collettivi generici in una scuola di musica per entrare in contatto con il talento ben prima di stabilire quale sia lo strumento musicale più adatto ad esprimerlo.
Scuola di musica per mio figlio adolescente che suona la chitarra.
Anche se il ragazzo manifesta già una forma di interesse non è detto che la passione sia matura per un percorso importante. Può sembrare strano ma l’indirizzo accademico si rivela ancora una volta prematuro. Questo perché esso richiede dedizione e rinunce. Meglio una buona scuola di musica privata che all’occorrenza possa preparare per gli esami di ammissione al conservatorio.
Scuola di musica per adulti.
Lo studio della musica porta grandi benefici a qualsiasi età, quindi alla domanda:
“Sono troppo vecchio?” la risposta giusta è sempre “no”. Potrebbe essere d’ aiuto stabilire prima gli obbiettivi da porsi. Per acquisire abilità eccelse è necessario iniziare molto presto, tuttavia ciò non preclude la possibilità di imparare a suonare uno strumento o cantare in maniera dignitosa a tutte le età. La qualità di preparazione ottenibile è condizionata da motivazione e tempo a disposizione; tuttavia una scuola di musica aiuta sempre l’autodidatta a raggiungere più velocemente i propri obbiettivi.
Scuole di musica per bambini/ragazzi dotati e talentuosi.
In questo caso è consigliabile il conservatorio; ma non prima di aver raggiunto un livello di propedeutica adeguato. Diversamente da ciò che accade nelle scuole di musica, il conservatorio non è accessibile a tutti. L’ammissione prevede un esame nel quale l’allievo deve dimostrare esperienze musicali pregresse. Generalmente la predisposizione allo studio accademico della musica è evidente già nei primi anni di primaria. In questi casi è consigliabile iscrivere il ragazzo ad una scuola di musica privata che lo prepari all’esame per l’ammissione al conservatorio.
Conclusioni
L’approfondimento della musica richiede grandi doti intellettive, capacità raggiungibili con dedizione e costanza. Non è pensabile l’ottenimento di risultati eccellenti senza prima intraprendere un percorso importante. Tuttavia, la scuola di musica privata può rivelarsi un ottima opportunità per amatori che non intendono rinunciare a questa meravigliosa forma d’arte. In conclusione è importante avere sempre le idee molto chiare su quali siano gli obbiettivi da porsi in relazione all’età, tempo a disposizione e livello di motivazione.
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Come suonare il pianoforte
Come suonare il pianoforte
Qualche informazione di base sul pianoforte
Prima di entrare nel vivo della pratica, sarà bene condividere qualche nozione di base. Il pianoforte è uno strumento a corde, composto da 88 tasti. Quelli bianchi emettono note solitamente dette “naturali”, ovvero le note che compongono la scala di DO maggiore; i neri invece servono alle note generalmente definite “alterate”, quasi sempre riconoscibili sullo spartito con il simbolo diesis ” # ” o bemolle ” b “.
- Sono sette le note naturali sulla tastiera: Do-Re-Mi-Fa-Sol-La-Si;
- Un’ottava si compone di 12 tasti: 7 naturali più 5 alterati;
- Un pianoforte tradizionale si suddivide in 7 ottave.
Familiarizza con lo strumento
Prima di cimentarsi nello studio vero e proprio, è consigliabile prendere dimestichezza con lo strumento. Appoggia le dita sulla tastiera e inizia a familiarizzare con le note, imparando a distinguere, i suoni naturali da quelli bassi, le note acute e quelle gravi.
Identifica le ottave
Per affrontare in maniera strutturata e logica il pianoforte, scomponilo visivamente in piccoli blocchi. Osservando con attenzione la tastiera, ti accorgerai che esiste un modello per la disposizione dei tasti. Essi sono disposti in modo tale che ogni 12 di essi (tra bianchi e neri) le note si ripetano all’ottava superiore. Questa sequenza di 12 tasti prende il nome di ottava. Per orientarsi con maggior disinvoltura sulla tastiera è fondamentale imparare a riconoscere questo pattern.
Individua il Do centrale
Ora che hai capito come suddividere in ottave il tuo piano, diventa semplice riconoscere note specifiche, a partire da quella più importante, il Do centrale. Come lo troviamo?
Osserva i tasti neri sul piano e fai caso a come questi formino una sequenza su tutta la tastiera, alternando gruppi di tre ad altri di due. Per trovare un Do, prendi semplicemente quel raggruppamento di due tasti neri e suona il primo tasto bianco che vi si trova appena sotto. Il Do centrale è il quarto “Do” a partire da sinistra. Tienilo bene a mente, in quanto sarà la base di partenza per l’apprendimento dell’intero strumento.
Individua il resto delle note
Dopo aver imparato a riconoscere il Do, è il momento di completare la conoscenza dell’ottava. Concentrati sui tasti bianchi. Partendo dal Do centrale, l’ordine delle note è: Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Dopo il Si, troverai un nuovo Do, che darà origine a un altro pattern identico.
Numerare le dita
Per suonare il piano al meglio delle tue capacità, devi essere sicuro di utilizzare le dita giuste. Come? Numerando le dita stesse. Questa pratica ti aiuterà a impostare una diteggiatura corretta. Per entrambe le mani le dita vanno dal numero 1 per i pollici al numero 5 per il mignolo.
Riproduci le scale
Dopo aver numerato le dita e appreso i nomi delle note, puoi applicare le tue conoscenze per suonare una scala in Do maggiore. La sua scala è composta da otto note, partendo dal Do iniziale fino ad arrivare a quello dell’ottava successiva. Divertiti a suonare e sperimentare, ma tieni presente che per muovere le cinque dita in maniera fluida lungo queste otto note occorreranno tempo e pratica.
Esercitarti con le scale è solo uno dei tanti modi attraverso cui puoi acquisire sicurezza, fluidità e musicalità. Durante la loro esecuzione, ricorda di prestare attenzione alle tue dita e alla tecnica base. Una buona impostazione iniziale ti faciliterà di gran lunga il processo di apprendimento anche in fasi di studio più avanzate.
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