6arte scuola di musica a vicenza migliora la tua voce

Migliora la tua voce

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La respirazione

Per imparare a cantare, bisogna innanzitutto capire come respirare. La mancanza di fiato durante l’esecuzione di un brano è uno dei problemi più frequenti riscontrati dai novizi. Per evitare che ciò avvenga, è necessario assumere il pieno controllo del proprio diaframma. Un obiettivo che è possibile raggiungere attraverso mirati esercizi di respirazione:

  • Rilassarsi, aprire la mandibola e iniziare dolcemente a flettere i muscoli facciali;
  • Inspirare profondamente un paio di volte;
  • Aumentare l’estensione diaframmatica, lasciando cadere l’aria sotto l’ombelico;
  • Espirare e ripetere la serie.

Dopo aver preso dimestichezza con la respirazione, si può passare al potenziamento della propria capacità polmonare. Per farlo, potremo allenarci con una piuma. Lanciandola in aria, proveremo a non farla cadere a terra, avvalendoci esclusivamente della forza dei nostri soffi.

Il riscaldamento

Le corde vocali per vibrare devono essere supportate dal fiato che viene controllato da diversi muscoli. Ogni attività fisica richiede un riscaldamento prima di essere svolta e le corde vocali non fanno eccezione in tal senso. Considerata la loro delicatezza, il rischio che ci si abbassi la voce sul più bello è sempre presente. Per scongiurare questo pericolo, è utile “riscaldare” l’apparato finatorio per bene prima di cimentarsi in qualsiasi tipo di performance. Possiamo raggiungere il nostro scopo esercitandoci con le scale maggiori, partendo dal do e salendo di mezzi toni, per poi scendere nuovamente. È importante che l’esercizio venga eseguito senza sforzi né forzature, progredendo lentamente.

Il canto libero

Tra i tanti esercizi per la voce è importante esercitarsi nell’imparare a conoscere la propria. Prima di affrontare lo studio vero e proprio del nostro strumento naturale, dobbiamo apprenderne pregi e difetti. Scegliamo dunque delle canzoni che conosciamo bene e cantiamole. Ascoltandoci, capiremo qual è la nostra tonalità naturale e fino a che punto può spingersi la nostra estensione vocale.

La posizione della lingua

Un aspetto da non sottovalutare per sviluppare le proprie capacità canore è il controllo della posizione della lingua. Una contrazione eccessiva della base della lingua può influire sui risultati del nostro canto. Per imparare a controllarne i movimenti possiamo ricorrere a due utili esercizi:

  • Per trovare la posizione ideale della lingua, intonare i suoni yor, yé, yor, yé, yi
  • Per favorire il suo riposizionamento, ripetere gno, gne, gni.

Attraverso queste due semplici ripetizioni, si impedirà alla lingua di arretrare, evitando così un errore frequente non solo tra i principianti.

L’alternanza delle vocali

Un buon modo per migliorare la flessibilità e l’elasticità della propria voce consiste nella pratica di un esercizio ad alternanza vocalica. Canticchiare in maniera alternata la “I” e la “O” permette di aumentare il controllo vocale e di semplificare il passaggio da una nota all’altra; una capacità che ogni buon cantante dovrebbe avere.

L’estensione vocale

Aumentare la propria estensione vocale è uno dei desideri più frequenti tra coloro che aspirano a diventare cantanti. Per lavorarci su non è necessario far passare lunghe sessioni di studio, ma si può iniziare fin da subito. Un esercizio che potrebbe rivelarsi efficace è il seguente: scegliete un brano dal repertorio di cantanti con un’estensione pari o molto simile alla vostra, iniziate con l’esecuzione di brevi passaggi acuti estratti dal brano stesso.

Fate attenzione di abbassare preventivamente la tonalità  di almeno un paio di toni e rallentate l’esecuzione per poi riportarla alla tonalità di origine salendo per gradi di semitono solo ed esclusivamente quando svanisce ogni sforzo vocale e mai prima. Questo esercizio può essere alternato al canto di brani che, di contro, presentino passaggi su note gravi, così da allenare in tutta la loro estensione le corde vocali.

Registrare la voce

Una buona pratica da tenere a mente è quella di registrarsi durante lo svolgimento delle esercitazioni. Riascoltarsi è il modo migliore per capire i propri errori e per fare progressi velocemente. Solo attraverso la registrazione possiamo comprendere se siamo riusciti a tenere bene il tempo, a prendere la giusta tonalità e a scandire correttamente tutte le parole del brano.

Vuoi saperne di più? Contattaci o visualizza la pagina sui corsi 6arte!

 


6arte scuola di musica a vicenza insegnare musica ai bambini corsi di canto per bambini

Corsi di canto per bambini

Corsi di canto per bambini: Sol La Si Gioca e Giocanto

I corsi di canto per bambini “SOL LA…SI GIOCA!” BABY (2-3 anni), “SOL LA…SI GIOCA!” KIDS (4-5 anni) e “GIOCANTO” (6-10 anni) vengono proposti a cicli di 10 lezioni da 40 minuti l’una, a cadenza settimanale.
Le eventuali lezioni perse causa assenza della docente verranno tutte recuperate.
A fine ciclo verrà eventualmente inserita una lezione unica di recupero per tutti coloro che sono stati assenti causa malattia.

È possibile concordare con la segreteria una lezione di prova gratuita anche a ciclo già iniziato, con eventuale successiva iscrizione ad un costo ridotto.

Calendario completo non ancora definito

Sol La Si Gioca Baby (2-3 anni) e Kids (4-5 anni)

Il progetto “SOL LA…SI GIOCA!” proposto dalla 6Arte Scuola di Canto e Musica di Vicenza fonde il gioco con la musica, due componenti fondamentali per l’infanzia, in quanto permettono loro di crescere, emozionarsi e avvicinarsi all’arte. I bambini hanno bisogno di stimoli per crescere e divertirsi nel modo giusto, e questo percorso è strutturato in modo da offrire loro queste opportunità: conosceranno infatti il suono e l’espressività del movimento attraverso corpo e strumenti non convenzionali, avventurandosi in un viaggio musicale, relazionale ed emozionale assieme ai loro coetanei.


Per chi | bambini dai 2 ai 5 anni (Scuola dell’Infanzia)
Quando |  il GIOVEDÌ (data di inizio da definire)
Dove |  6Arte – Via Div. Folgore 7/D – Vicenza
Durata | 10 lezioni della durata di 40 minuti ciascuna
Orario:
SEZIONE BABY (2-3 anni): ore 17.00-17.40 (è richiesta la presenza di un adulto)
SEZIONE KIDS (4-5 anni): ore 17.45-18.25 (accompagnati da un genitore)
Cosa portare | Abbiamo tutto noi!
Costo corso | € 150,00
Costo iscrizione | € 15
Info | segreteria@6arte.it | www.6arte.it | Maria De Toni 348.73 94 655

È possibile concordare con la segreteria una lezione di prova gratuita anche a ciclo già iniziato, con eventuale successiva iscrizione ad un costo ridotto.

Giocanto (6-10 anni)

“GIOCANTO”, corso proposto dalla dalla 6Arte Scuola di Canto e Musica di Vicenza, è un Progetto di educazione musicale, partica del canto e pratica corale all’unisono/a più voci, destinato agli alunni della Scuola Primaria.

Il progetto si propone di selezionare alcuni brani idonei a stimolare interessi di aspetto interdisciplinare e propone percorsi educativi attraverso il gioco, le cui regole richiedono l’apprendimento e il conseguente sviluppo delle abilità sopracitate, oltre a lasciare contemporaneamente ampio spazio alla creatività individuale. L’allievo avrà l’opportunità di familiarizzare da un lato con le note musicali, dall’altro con le tecniche basilari di canto; potrà inoltre acquisire consapevolezza nell’utilizzo della voce e della lettura musicale mediante l’ascolto, le figure ritmiche e le diverse forme melodiche. Gli alunni avranno inoltre l’opportunità di acquisire una buona consapevolezza dell’uso del proprio corpo (voce, espressività, ritmo, coordinazione motoria).


Per chi | bambini dai 6 ai 10 anni (Scuola Primaria)
Quando | il GIOVEDÌ (data di inizio da definire)
Dove | 6Arte – Via Div. Folgore 7/D – Vicenza
Durata | 10 lezioni della durata di 40 minuti ciascuna
Orario | Ore 18.30-19.10
Costo corso | € 150
Costo iscrizione | € 15
Info | segreteria@6arte.it | www.6arte.it | Maria De Toni 348.73 94 655

È possibile concordare con la segreteria una lezione di prova gratuita anche a ciclo già iniziato, con eventuale successiva iscrizione ad un costo ridotto.

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6arte scuola di musica a vicenza come cantare bene corsi complementari

Come cantare bene

Come cantare bene: I nostri corsi di canto

Ognuno di noi sente di avere dentro lo stimolo di dar voce alle proprie emozioni e alle proprie sensazioni.

Ed anche se il talento è tutta un’altra cosa, in realtà è possibile riuscire ad ottenere dei grandi risultati, con molta pratica e applicazione.

Ecco perché oggi scopriremo insieme, tutti i consigli più utili per iniziare a cantare.

Imparare a cantare: l’importanza della respirazione

Sebbene risulti impossibile trattare in modo completo ed esaustivo l’argomento della respirazione, possiamo tuttavia fornire qualche prezioso consiglio utile all’apprendimento di qualche rudimento, per ottenere una respirazione corretta in funzione del canto.

Se pensiamo alla nostra voce come uno strumento musicale, viene spontaneo chiedersi quale sia lo strumento da “manipolare” per ottenere i suoni e le melodie e per quanto banale possa sembrare, lo strumento in questione si chiama: corpo umano.

Ebbene si, per quanto banale possa sembrare, non basterà mai ripetere che se vogliamo esprimere le nostre emozioni mediante il canto, diventa fondamentale entrare in contatto con le sensazioni fisiche che arrivano dal nostro corpo mentre cantiamo.

Esattamente come facciamo quando appoggiamo le dita sulla tastiera di un pianoforte o di una chitarra.

Controllare la respirazione

Imparare a controllare la respirazione quindi, risulta un passaggio necessario ad esempio nei casi in cui dovessimo mantenere una nota sostenuta o ancora per poterla far durare il più possibile, senza dover necessariamente affaticare le corde più del dovuto.

L’unico strumento che si rivela efficace in tal senso, è l’esercizio giornaliero; gli esercizi per una corretta respirazione sono davvero tanti, in questo caso ne suggeriamo uno tra i più usati dai docenti di canto.

  • Inspirate dilatando prima la zona bassa del ventre, fino a riempire d’aria tutto il busto, facendo bene attenzione che il vostro corpo si dilati in tutte le sue parti: Ventre, fianchi, dorso, fino alla gabbia toracica compresa.
  • Espirare pronunciando una “F” o meglio ancora una “S”, assicurandovi che il suono della consonante non subisca alcuna variazione dinamica ma risulti lineare (un po’ come il rumore della pentola a pressione).
    A tale scopo, mentre espirate cercate di tenere le costole ben dilatate, tenendo una postura eretta e solenne (molto simile a quella dei militari). In questo modo il diaframma si abbasserà comprimendo correttamente l’aria.

Il riscaldamento

Per capire come cantare bene, è necessario apprendere l’importanza del riscaldamento; attività che si rivela imprescindibile in tutti i metodi di canto e didattica nel campo della musica in genere.

Le corde vocali vanno infatti preventivamente preparate, per poter rendere al 100% quando finalmente si arriverà al momento di eseguire un brano.

Per farlo, si consiglia di partire da una porzione di scala maggiore, per poi alternarla con quella cromatica. Si tratta di un consiglio tradizionalissimo e usato in tutte le scuole di musica.

Il riscaldamento in questione consiste quindi nell’eseguire le note nell’ordine Do Re Mi Fa Sol Fa Mi Re Do.

DO MI – RE FA – MI SOL

Durante il riscaldamento è inoltre possibile eseguire esercizi di altro tipo, ad esempio cercando di intonare intervalli di terze ascendenti es.:

per poi scendere es.:

FA RE – MI DO – RE SI – DO

La prova pratica

La pratica si rivela essenziale in tutto ciò che facciamo, ovviamente il canto non fa eccezione.

Purtroppo noi sentiamo la nostra voce in un modo del tutto diverso da chi ci ascolta, quando in realtà la nostra performance risulta estremamente imprecisa.

Per questo, il consiglio è di allenarsi e di fare pratica quotidianamente, registrando mentre si canta, per poi riascoltare allo scopo di verificare quali sono gli errori più evidenti.

Se svolti con impegno e costanza, gli esercizi possono generare grandissimi risultati già dopo poche settimane, permettendoci di “allargare” la tessitura ed aumentare l’agilità vocale allo scopo di raggiungere note più o meno alte.

Con i nostri corsi di canto ti aiuteremo nel tuo percorso.

Altri consigli utili

Oggi abbiamo visto come cantare bene ma in realtà i suggerimenti preziosi sono tanti, e comprendono anche il fattore sicurezza.

Poco sopra si è parlato di riscaldamento, e non per caso: le corde vocali vanno curate e rispettate, perché se stressate o se spinte oltre il limite, possono subire danneggiamenti.

Ecco perché prima di provare ad eseguire le note acute, tutti i principianti dovrebbero assicurarsi di aver ben acquisito maggiore confidenza col canto, mediante postura e tecniche di emissione.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo molto importante, così come il tipo di bevande che assumiamo. Meglio evitare le bibite gassate e il cibo spazzatura, perché irritano la gola e favoriscono l’insorgere del muco.

Come imparare a cantare: conclusioni

Iniziare a cantare è un sogno che in tanti coltivano e che può realizzarsi iniziando ad esempio con un po’ di esercizio e di pratica “fai da te”, (persino sotto la doccia).

Va anche detto però, che solo un bravo insegnante può essere in grado di fornire le nozioni necessarie, per raggiungere risultati che altrimenti non potresti ottenere.

Ora sta a te decidere se continuare a cantare in modo approssimativo o fare qualcosa per arricchire il tuo bagaglio, portando alla luce il tuo talento nel minor tempo possibile.

I nostri corsi di canto a Vicenza sono ideali per questo scopo, perché si fondano sull’approccio personalizzato: in sintesi, vengono costruiti intorno al singolo allievo, quindi cuciti su misura per le tue specifiche esigenze.

 

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6arte scuola di musica a vicenza perchè iscrivere un bambino ad un corso di musica corsi per bambini

Perchè iscrivere un bambino ad un corso di musica?

Perchè iscrivere un bambino ad un corso di musica?

Prima di comincia, meglio sarà per il suo futuro.

Prima si comincia e meglio sarà per il suo futuro.
È dimostrato che è più facile educare il cervello alla musica durante l’infanzia.
Sono i bambini stessi che la sfruttano istintivamente per accrescere le capacità intellettuali;
l’udito si sviluppa prima della vista, il feto inizia a rispondere ai suoni dell’esterno a sole 18 settimane.

Gli effetti della musica sulla memoria.

Secondo i ricercatori, l’ascolto della musica durante la gestazione instilla ricordi duraturi.
Ad alcune donne in gravidanza per esempio, sono state fatte ascoltare delle canzoni riproposte ai figli solo dopo aver raggiunto il primo un anno di età. Risultato? I bambini manifestano un interesse più intenso e prolungato.

Alcuni dei primi ricordi del neonato sono legati alla musica:
Sappiamo che i bambini riconoscono brani che avevano sentito ancora dentro il grembo materno soprattutto le canzoni cantate dalla madre nel periodo di gravidanza, questo perché le vibrazioni della musica risuonano attraverso le ossa.

Perché a mio figlio potrebbe piacere un corso di musica?

I bambini di tenera età amano ascoltare la musica, decodificare I misteri del ritmo della melodia è la tonalità, tutto questo si rivela un bel gioco per piccole menti già nate in sintonia con i suoni.
La dottoressa Laurel Trainor (Direttrice dell’ Istituto Mc. Master di musica e neuroscienze Mc. Master University Hamilton Canada) ha voluto effettuare un esperimento su di un campione di bambini durante primi mesi di vita per stabilire a che età iniziano a capire la struttura musicale.

Applicando degli elettrodi per monitorare l’attività cerebrale ed eseguendo una breve melodia composta di 4 note durante il quale a volte sostituiva solo l’ultima nota è riuscita a dimostrare che il cervello dei bimbi rispondeva ai cambiamenti melodici.

I risultati evidenziavano la loro naturale inclinazione per la musica e la capacità di scomporre le strutture per riconoscere non solo melodie semplici ma anche brani a loro familiari.
Possiamo quindi dire con certezza che anche un bimbo di 4 mesi si accorge quando la sequenza viene modificata dal ricercatore.

Gli effetti della musica sul linguaggio

Come noi adulti, i piccoli sanno riconoscere non solo le singole note ma anche il modo in cui si fondono per creare una struttura. Questo è importante per la musica, ma anche per il linguaggio.
Ogni volta che un bambino ascolta la musica, il cervello viene coinvolto in un processo emotivo e cognitivo e questo è un fenomeno che continua per tutta l’infanzia.

Perchè dovrei iscrivere il mio bimbo che ha poco più di 2 anni ad un corso di musica?

Nell’età evolutiva, la musica, è uno dei fattori che hanno rispetto profondo sulla formattazione del cervello. Se ascoltiamo della musica durante l’infanzia contribuiamo alla crescita del cervello e influenziamo positivamente il suo sviluppo cognitivo. Suonare uno strumento o cantare una canzone accresce il coinvolgimento del cervello rispetto al semplice ascolto.
Ora resta a noi genitori stabilire se sia più consigliabile affidare questo momento così delicato dell’evoluzione di nostro figlio a dei seri professionisti o lasciare tutto al caso.

Quanto fa bene la musica al mio bambino?

L’apprendimento della musica è un’attività che stimola più aree del cervello di qualsiasi altra attività dell’uomo.
La lettura dello spartito coinvolge aspetti positivi e spaziali collegati ai lobi parietali e occipitali, la coordinazione del movimento è gestita dal cervelletto e dalla corteccia motoria e premotoria.
Per eseguire una composizione musicale di qualunque difficoltà sia essa cantata o suonata è necessario ricordare in che punto del brano siamo e prevedere cosa verrà dopo; Funzioni che attivano l’ippocampo e la corteccia prefrontale.
Insomma si attiva una costellazione di funzioni che non si limitano ad un solo ambito.

Che vantaggi potrà avere mio figlio se partecipa ad un corso di musica per bambini?

Tutte le attività cerebrali favoriscono lo sviluppo dell’intelligenza. Le ricerche dimostrano che nei bambini che suonano uno strumento Il quoziente intellettivo può crescere di 7 punti
Secondo la dottoressa Laurel Trainor lo sviluppo della musica velocizza lo sviluppo dell’attenzione e questo avrà delle ripercussioni in qualsiasi ambito dell’apprendimento.

Dove posso trovare una scuola di musica che soddisfi queste esigenze?

Franco Tufano, direttore della 6Arte di Vicenza è da sempre molto sensibile a questo argomento e cura nel minimo dettaglio anche i corsi di musica per bambini. Presso la sua sede di Vicenza si avvale della collaborazione di docenti esperti preparati.
Unendo le loro competenze musicali e formative in ambito ORFF hanno dato vita al corso:
Giocanto”: un opportunità per bambini di tenera età insieme alle loro mamme unica ed irripetibile che permette ai genitori di assistere attivamente durante le lezioni rendendosi conto in prima persona dei benefici ottenibili.

Quanto costa partecipare al corso di musica per bambini “Giocanto”?

Quanto sareste disposti a spendere per una attività che contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle capacità cognitive in vostro figlio, sapendo che ciò che non farete oggi non potrà essere in nessun modo fatto in futuro?
Se ragionate in questo senso capirete facilmente che un occasione come questa non può sfuggire, il prezzo non è più un costo economico fine a se stesso ma si trasforma in investimento: Se le capacità cognitive di vostro figlio aumentano grazie a “GIOCANTO” anche il suo futuro apprendimento scolastico potrà trarne giovamento.
Il costo si rivela tuttavia ragionevole con un ottimo rapporto qualità – prezzo.

Quando posso portare il mio bambino ad un corso di musica della 6Arte?

Basta prendere appuntamento per una consulenza gratuita per sapere in quale orario giorno della settimana è possibile partecipare ad una lezione di prova gratuita.

Per saperne di più è possibile contattarci o visualizzare la pagina sui corsi 6arte!

 


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Musica e bambini: Quando iniziare?

Musica e bambini

Dare ai bambini una concreta possibilità per godere della musica è il primo passo di un lungo percorso fatto di educazione e formazione della persona.

L’intento dev’essere quello di contribuire ad una crescita equilibrata del piccolo.

Ecco perché dovremmo tutti, indipendentemente dai nostri ruoli, partire dalla convinzione che solo questa indispensabile prerogativa potrà indicarci la giusta direzione durante la ricerca di un modo efficace per scegliere gli ascolti e le occasioni che la musica ci offre da proporre al bimbo.
Qualche consiglio?

1) Il rapporto tra loro e la musica, inizia in tenera età

Molti genitori ci chiedono qual è il momento giusto per far avvicinare i bambini alla musica. La nostra risposta è subito.
Non esiste l’età adatta per iniziare l’avvicinamento del bimbo alla musica, è invece consigliato farlo sin dalla più tenera età anche se l’impressione è che lui non possa capire.

Ovvio che se vogliamo che i nostri sforzi educativi siano veramente efficaci è necessario che ogni iniziativa deve corrispondere ad una adeguata proposta didattica o educativa. Per questo motivo, nella nostra scuola, abbiamo dei corsi dedicati ai più piccoli.
Condividere con i bambini la vostra passione per la musica.

Permettere per esempio al nostro piccolo di prendere in mano una chitarra e concedergli di giocarci non è un’azione sbagliata, questo tuttavia non significa avvicinarlo alla musica, per un genitore, la migliore iniziativa consiste nel condividere con lui esperienze musicali di vario genere come ad esempio il ballo, il canto o il semplice ascolto della musica condividendo emozioni e stimoli.

Questa attività ovviamente non va confusa con l’ascolto passivo della radio mentre passiamo l’aspirapolvere o il dare il via ad una playlist di canzoni per bambini mentre prepariamo il pranzo pensando che tale repertorio sia adatto alla loro formazione musicale, sarebbe altresì auspicabile fare ascoltare o possibilmente ascoltare insieme a lui una nutrita scelta di generi musicali, dai più semplici ai più complessi come ad esempio la musica classica o il jazz.

2) Ascoltate musica e cantate con loro

Pur essendo auspicabile l’ascolto di musica colta fin dai primi giorni, è buona cosa essere ragionevoli, evitate di lasciare il vostro piccolo di fronte alla radio mentre viene trasmessa un opera di Dmitrij Šostakovič, molto meglio alternare piccoli momenti magari collegandoli ad un semplice racconto inventato che segua le sensazioni e gli stimoli generati dalla musica.

Mettersi in gioco assieme ai vostri piccoli potrebbe rappresentare un ottima attività ludico educativa per voi e per loro partecipando a spettacoli dal vivo, o meglio ancora iscrivendovi ai corsi di musica per i più piccoli dei quali esiste un ampia scelta, o ancora dedicare un po’ del nostro tempo in casa all’ascolto di musica, al canto, alle letture il tutto in un clima gioviale e rilassato.

Musicisti e pedagogisti promuovono quotidianamente l’importanza del ruolo di un genitore durante il percorso di educazione musicale puntando il dito proprio sul ruolo determinante che la musica ha nello sviluppo delle abilità comunicative del soggetto.

3) Iscrivete i bambini ad un corso di musica dedicato, scegliendo con attenzione la scuola di musica

Intraprendere un corso di musica deve rappresentare un’esperienza piacevole e appagante, scegliete quindi la scuola di musica più adatta alle vostre esigenze con consapevolezza.
Scegliete quindi delle realtà formative che prevedano le varie fasce d’età inserendo il vostro piccolo nella fascia più coerente alle sue abilità.

Per fare ciò avvaletevi della consulenza di professionisti del settore e verificate che i docenti siano preparati in tal senso. Non confondete l’animazione e i giochi del doposcuola con corsi specifici per lo sviluppo delle abilità musicali.

Leggete bene il programma offerto:
A partire dai 3 anni i corsi devono prevedere l’utilizzo dello strumentario ORFF e l’uso della voce, solo al di sopra dei 4 anni è possibile iniziare percorsi più strutturati ma pur sempre graduali.
Dai 6 anni in poi, laddove si evidenzi una spiccata tendenza ad uno strumento musicale specifico sarà possibile iniziare l’avvicinamento allo strumento prescelto con un approccio immediatamente pratico che dia fin da subito all’allievo piccole soddisfazioni nel toccare e suonare lo strumento stesso, affiancando al corso pratico anche le lezioni teoriche che permettano un buon sviluppo dell’orecchio melodico e del senso ritmico parallelamente alla lettura e scrittura della musica, sia mediante pentagramma sia attraverso la creazione di semplici melodie inventate suonate o cantate
Studiare musica attinente alle abilità d’ascolto del bimbo si rivela un ottima prerogativa.

Se siete alla ricerca di un corso di canto o musica dedicato ai bambini e ragazzi, consultate le nostre proposte. Troverete tutte le informazioni necessarie e se lo desiderate è possibile seguire una prima lezione di prova gratuita!

4) Assecondate le preferenze del bambino

La scelta dello strumento dev’essere guidata e corrispondere alle preferenze del bambino e non dei sogni di un genitore.

Ovviamente, va da se che per poter scegliere, un bambino dovrebbe poter prima avere la possibilità di provare più strumenti possibile, e in tal senso una buona propedeutica fa al caso nostro, se però il bimbo non ha ancora deciso, meglio optare per gli strumenti più diffusi come per esempio chitarra o pianoforte o ancora il canto per poi eventualmente cambiare nel caso in cui scoccasse la scintilla e si rivelasse palese una forte inclinazione per uno strumento piuttosto che un altro.

L’offerta didattica della scuola dev’essere in ogni caso ben chiara e finalizzata a scopi ben specifici, insegnare la musica ai bambini richiede grande impegno preparazione pedagogica e nel contempo musicale, esperienza e creatività.

Ogni bimbo è unico e come tale dev’essere seguito per poter dare spazio alla sua creatività che prima o poi si trasformerà in Arte.

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6arte scuola di musica a vicenza come diventare un cantante trap canto corsi

Come diventare un cantante Trap

Come diventare un cantante trap

La tecnica vocale per diventare un cantante Trap

La tecnica vocale nell’ambito della musica trap non richiede grandi abilità. Il focus di questo genere musicale è impostato sul messaggio intrinseco che tratta argomentazioni vicine al pensiero e alle esigenze di un pubblico prettamente adolescenziale.

Per cantare la trap è sufficiente disporre di una buona abilità nell’articolare le parole in modo chiaro e veloce nonché di una perfetta padronanza ritmica.

In merito alla voce intesa come: coordinazione tra respirazione, attività cordale e risuonatori, atti ad ottenere una corretta emissione”, si potrebbe dire che non siano necessari grandi accorgimenti particolari, questo perché le melodie sono estremamente essenziali e non richiedono grandi abilità in tal senso.

Tra i suoi allievi più importanti troviamo: Johanna Wagner, Jenny Lind ed Erminia Frezzolini.

Le sue regole enunciate per il passaggio di registro, lo studio della vocalizzazione, e la respirazione costale diaframmatica mantengono ad oggi invariata al loro validità malgrado siano state al centro di svariate discussioni nel corso dei decenni.

Sembrerebbe addirittura che il declino di molte illustri voci femminili nella prima metà del XX secolo, e di quelle maschili, dagli anni ’50 in poi fosse causato dal mancato rispetto delle regole fondamentali da lui scoperte a metà del 1800

L’estensione vocale richiesta dalla maggior parte delle melodie scritte per cantare musica trap è pressoché simile a quella della prosodia quindi non richiede capacità esecutive eccelse in tal senso.

L’intonazione viene controllata elettronicamente mediante delle applicazioni software denominate “Pitch correction” delle più svariate marche, le quali conferiscono alla voce stessa quell’effetto sonoro tipico delle voci trap.

Le qualità vocali spesso non sono prese in considerazione dall’interprete. In molti casi, per esigenze  interpretative il confine tra cantato e “rappato” è davvero sottile.

Lezioni di canto per la trap

Ogni genere musicale, nel bene e nel male necessita di abilità esecutive. La trap in particolare richiede comunque una buona padronanza del ritmo, dell’articolazione, e della respirazione.
Questo perché si presume che un cantante trap abbia prima o poi l’esigenza di esibirsi sul palco per tempi prolungati senza rischiare di stressare inutilmente l’apparato fonatorio.
Diventa quindi necessario avere la conoscenza e padronanza di tutti quegli accorgimenti ed automatismi utili ad ottenere una corretta impostazione vocale, accorgimenti che solo mediante un serio e preparato docente di canto si possono ottenere.

Sei sicuro che la musica Trap possa davvero lanciarti nel mondo dello spettacolo?

In apparenza si; tentare la fortuna non è mai sbagliato se aspiriamo ad una carriera “mordi e fuggi”, certo è che per riuscire a sfondare nella Trap ad oggi è necessario almeno un background di esperienza decennale in ambito hip pop, rap e relativi sottogeneri musicali che ti permetta di conoscere le tendenze passate e quelle attuali e poter quindi prevedere quale sia il percorso stilistico da intraprendere nell’immediato futuro e riuscire infine a produrre brani che utilizzino lo stesso linguaggio pur proponendo qualcosa di innovativo.

A tutto questo va aggiunta il tuo contributo che consiste nel creare un discreto numero di provini da presentare a candidati produttori INDI che vogliano investire sul tuo talento.

Come vedi nulla di tutto ciò che ti è stato detto dai mass media ad oggi corrisponde alla realtà
Non possiamo dire se la Trap entrerà nella storia e durerà negli anni come per esempio è successo per il soul, certo è che quando un genere musicale diventa tendenza vuol dire che alle sue spalle ci sono persone che da almeno una decade stanno lavorando e sperimentando tale fenomeno.

Risulta estremamente difficile diventare esperti del settore al pari di chi lo ha creato senza aver alle proprie spalle un’esperienza equivalente.

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