6arte scuola di musica a vicenza note idee regalo per musicisti

Idee regalo per musicisti

Idee regalo per musicisti

Un nuovo strumento musicale

È un po’ impegnativo, ma è anche il regalo più apprezzato di tutti. Immagina di portare un musicista in un negozio di strumenti e dirgli: “Scegli quello che ti piace”. Ovviamente poi diventa essenziale anche imparare a suonare il nuovo regalo.

Per approfondire: come suonare il pianoforte.

Un accessorio unico per il suo strumento musicale

Ci sono molte cose che semplificano la vita di un musicista o semplicemente la arricchiscono, come, ad esempio, una tracolla per chitarra o per basso personalizzata o delle bacchette per batteria con inciso il proprio nome. Regalare un accessorio, previa una doverosa e attenta ricerca, è un modo utile e originale per far felice uno strumentista.

Ogni produttore di strumenti musicali che si rispetti produce diversi tipi di abiti con il proprio logo. I musicisti adorano indossare il marchio della loro compagnia preferita, quindi se presenti al tuo amico una maglietta, una felpa, un cappellino o qualsiasi altro capo firmato, non lo deluderai.

Tappi acustici per musicisti

I tappi acustici per le orecchie sono progettati appositamente per filtrare il suono, riducendo rumori dannosi e indesiderati per i timpani, mantenendo invariata la qualità e la percezione della musica. Un regalo utile ed economico che farà felice chi è solito frequentare concerti, grandi eventi e discoteche.

Un altoparlante per doccia

Cantare sotto la doccia assume un gusto totalmente diverso quando ti lasci accompagnare da un altoparlante posto strategicamente nel box doccia. Un altoparlante impermeabile può essere agganciato alla parete o direttamente al soffione della doccia per riprodurre in maniera fedele la tua playlist preferita.

Gadget a tema musicale

Un portachiavi a forma di amplificatore, una chiavetta usb a forma di chiave di violino, uno zerbino con motivi a tasti di pianoforte per accogliere gli ospiti: non esistono veri limiti quando si desidera fare un regalo piccolo, utile e simpatico a tema musicale.

Un kit per ukulele

Occupa poco spazio, è economico e ha un suono amabile. Di cosa stiamo parlando? Ma dell’ukulele, ovviamente. Chiunque ami la musica non potrà che trovarlo un regalo delizioso e sfizioso. Se vuoi fare le cose per bene, potresti optare per uno starter kit, che comprenda strumento, custodia, pacchetto di lezioni online gratuite e un’app di accordatura.

Utensili da cucina

Un set di utensili da cucina a tema musicale, completo di cucchiai, forchette e spatole, dei sottobicchieri a forma di vinile e, perché no, dei buffi cucchiaini da zucchero a forma di chitarra sono solo alcune delle tante idee-regalo in grado di unire in modo divertente due passioni: cucina e musica. Dei veri regali per musicisti!

Cuffie bluetooth da viaggio

Chi ama la musica non può farne a meno in nessuna circostanza, men che meno in viaggio. Perché non aiutare queste persone a godere della loro musica preferita in tutta comodità, ovunque decidano di andare? Un paio di cuffie bluetooth, senza fili e con design pieghevole è proprio quello che serve per raggiungere lo scopo.

Mascherina da notte

C’è chi riesce a prendere sonno solo nel silenzio più totale e chi invece necessita di una dolce melodia per farlo. È proprio per quest’ultima tipologia di persone che sono state create apposite mascherine notturne con cuffie integrate: coprono gli occhi, ma, allo stesso tempo, offrono un suono chiaro e regolabile attraverso i cuscinetti in memory foam.

Ecco i nostri spunti riguardo ai regali per musicisti!

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6arte scuola di musica a vicenza i benefici del canto corale corsi di canto collettivo

I benefici del canto corale

I benefici del canto corale: Migliora l’umore

Il canto corale fa bene alla salute mentale di chi lo pratica. Pare che intonare una canzone in compagnia favorisca la produzione di endorfine e ossitocina, due sostanze, rilasciate dal cervello, in grado di conferire uno stato di benessere generalizzato.

Alcune ricerche avrebbero evidenziato come cantare in coro possa rivelarsi di grande aiuto anche per quei soggetti colpiti da seri disturbi come la depressione. Dopo un periodo di attività canore di gruppo, i livelli della sintomatologia in queste persone si sono drasticamente abbassati.

Riduce l’ansia

Il canto corale rappresenta un’attività completa, anche dal punto di vista fisico. Tant’è che i suoi effetti sull’organismo ricordano molto quelli dello yoga. Cantare in coro richiede una respirazione regolare e controllata, che consente di normalizzare le funzioni del nervo vago, una fibra nervosa responsabile del nostro equilibrio emotivo, e di ridurre la variabilità della frequenza cardiaca. Il tutto ha un impatto estremamente positivo sulla salute. Un respiro e un battito cardiaco regolari si traducono in bassi livelli di cortisolo e in una maggiore capacità di controllare le emozioni e gli stati ansiogeni.

Allena la memoria

Anche se non riesci a ricordare tutte le parole delle tue canzoni preferite, il canto rimane un ottimo metodo per mantenere attivo il cervello e per allenare la memoria. Cantare regolarmente, infatti, rallenta il decadimento cognitivo e aiuta a sviluppare plasticità sinaptica.

Uno studio condotto dall’università di Helsinki su 89 soggetti affetti da demenza ha fatto registrare dei risultati tanto sorprendenti quanto incoraggianti. Dopo 10 settimane di pratica costante nel canto corale, le persone coinvolte nella ricerca hanno fatto registrare potenziamenti della memoria di lavoro, delle funzioni esecutive e dell’orientamento.

Aumenta le difese immunitarie

Come abbiamo visto, cantare in coro abbassa la pressione sanguigna e migliora le capacità respiratorie, riducendo i livelli di cortisolo nel sangue. In tal mondo, non solo diventa più semplice gestire l’ansia e lo stress, ma si rafforza l’intero sistema immunitario.

Secondo uno studio condotto dal Royal College of Music, infatti, basta un’ora di canto al giorno per abbassare drasticamente i livelli di cortisolo e di citochine infiammatorie. Bassi livelli di infiammazione nell’organismo, oltre a spiegare il rafforzamento del sistema immunitario, potrebbero anche essere alla base del miglioramento dell’umore nei coristi.

Combatte la solitudine e l’isolamento sociale

Uno dei vantaggi più intuitivi del dedicarsi a un’attività di gruppo come il canto corale è il miglioramento della vita sociale. Cantare insieme ad altre persone significa sperimentare un’esperienza coinvolgente, in grado di connetterti in modo nuovo agli altri e di allargare la tua cerchia di amici. È stato infatti dimostrato che dedicarsi alla pratica canora favorisce il rilassamento dei muscoli facciali e migliora le capacità comunicative, aumentando il grado di empatia e di fiducia tra le persone.

Allunga la vita

Una ricerca, nata da una collaborazione tra Harvard e Yale, ha dimostrato come chi si dedica al canto corale abbia aspettative di vita superiori alla media. Cantare in gruppo non solo migliora la circolazione sanguigna e combatte l’ansia e lo stress, ma aiuta anche a preservare la salute della mente, contribuendo a mantenere un’elevata qualità di vita.

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6arte scuola di musica a vicenza migliora la tua voce

Migliora la tua voce

Migliora la tua voce

La respirazione

Per imparare a cantare, bisogna innanzitutto capire come respirare. La mancanza di fiato durante l’esecuzione di un brano è uno dei problemi più frequenti riscontrati dai novizi. Per evitare che ciò avvenga, è necessario assumere il pieno controllo del proprio diaframma. Un obiettivo che è possibile raggiungere attraverso mirati esercizi di respirazione:

  • Rilassarsi, aprire la mandibola e iniziare dolcemente a flettere i muscoli facciali;
  • Inspirare profondamente un paio di volte;
  • Aumentare l’estensione diaframmatica, lasciando cadere l’aria sotto l’ombelico;
  • Espirare e ripetere la serie.

Dopo aver preso dimestichezza con la respirazione, si può passare al potenziamento della propria capacità polmonare. Per farlo, potremo allenarci con una piuma. Lanciandola in aria, proveremo a non farla cadere a terra, avvalendoci esclusivamente della forza dei nostri soffi.

Il riscaldamento

Le corde vocali per vibrare devono essere supportate dal fiato che viene controllato da diversi muscoli. Ogni attività fisica richiede un riscaldamento prima di essere svolta e le corde vocali non fanno eccezione in tal senso. Considerata la loro delicatezza, il rischio che ci si abbassi la voce sul più bello è sempre presente. Per scongiurare questo pericolo, è utile “riscaldare” l’apparato finatorio per bene prima di cimentarsi in qualsiasi tipo di performance. Possiamo raggiungere il nostro scopo esercitandoci con le scale maggiori, partendo dal do e salendo di mezzi toni, per poi scendere nuovamente. È importante che l’esercizio venga eseguito senza sforzi né forzature, progredendo lentamente.

Il canto libero

Tra i tanti esercizi per la voce è importante esercitarsi nell’imparare a conoscere la propria. Prima di affrontare lo studio vero e proprio del nostro strumento naturale, dobbiamo apprenderne pregi e difetti. Scegliamo dunque delle canzoni che conosciamo bene e cantiamole. Ascoltandoci, capiremo qual è la nostra tonalità naturale e fino a che punto può spingersi la nostra estensione vocale.

La posizione della lingua

Un aspetto da non sottovalutare per sviluppare le proprie capacità canore è il controllo della posizione della lingua. Una contrazione eccessiva della base della lingua può influire sui risultati del nostro canto. Per imparare a controllarne i movimenti possiamo ricorrere a due utili esercizi:

  • Per trovare la posizione ideale della lingua, intonare i suoni yor, yé, yor, yé, yi
  • Per favorire il suo riposizionamento, ripetere gno, gne, gni.

Attraverso queste due semplici ripetizioni, si impedirà alla lingua di arretrare, evitando così un errore frequente non solo tra i principianti.

L’alternanza delle vocali

Un buon modo per migliorare la flessibilità e l’elasticità della propria voce consiste nella pratica di un esercizio ad alternanza vocalica. Canticchiare in maniera alternata la “I” e la “O” permette di aumentare il controllo vocale e di semplificare il passaggio da una nota all’altra; una capacità che ogni buon cantante dovrebbe avere.

L’estensione vocale

Aumentare la propria estensione vocale è uno dei desideri più frequenti tra coloro che aspirano a diventare cantanti. Per lavorarci su non è necessario far passare lunghe sessioni di studio, ma si può iniziare fin da subito. Un esercizio che potrebbe rivelarsi efficace è il seguente: scegliete un brano dal repertorio di cantanti con un’estensione pari o molto simile alla vostra, iniziate con l’esecuzione di brevi passaggi acuti estratti dal brano stesso.

Fate attenzione di abbassare preventivamente la tonalità  di almeno un paio di toni e rallentate l’esecuzione per poi riportarla alla tonalità di origine salendo per gradi di semitono solo ed esclusivamente quando svanisce ogni sforzo vocale e mai prima. Questo esercizio può essere alternato al canto di brani che, di contro, presentino passaggi su note gravi, così da allenare in tutta la loro estensione le corde vocali.

Registrare la voce

Una buona pratica da tenere a mente è quella di registrarsi durante lo svolgimento delle esercitazioni. Riascoltarsi è il modo migliore per capire i propri errori e per fare progressi velocemente. Solo attraverso la registrazione possiamo comprendere se siamo riusciti a tenere bene il tempo, a prendere la giusta tonalità e a scandire correttamente tutte le parole del brano.

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Musica e benessere

Musica e Benessere

La musica è fonte di benessere, per la mente ed il corpo

Sono passati molti anni ormai da quando iniziarono i primi studi sugli effetti benefici che la musica porta offre al corpo e alla mente, pensate che già nel 530 A.C. Pitagora definiva la musica una attività eccellente per l’individuo che si dedica ad essa in modo adeguato. Egli considerava l’attività musicale come un modo molto efficace per ottenere la “catarsi; ovvero il termine con cui egli stesso definiva la pratica musicale quale metodo di cura per molti disturbi della persona.

Si narra che nel periodo primaverile egli faceva sedere un liricine al centro e intorno un cerchio formato da cantori che cantavano dei peani accompagnandosi con la lira. Pitagora era certo che tale attività generasse gioia armonia ordine interiore. Ognuno di noi dovrebbe dedicarsi all’ascolto della musica fin dalla più tenera età e laddove possibile imparare a suonare uno strumento. I suoni distendono, e contribuiscono in sensibilmente alla crescita delle cellule cerebrali. I benefici sono tantissimi e vari.

É scientificamente provato che la musica favorisce il benessere e riduce disturbi come:

  1. Lievi depressioni
  2. Disagi allo stomaco
  3. Ansia
  4. Insonnia
  5. Stanchezza
  6. Stress

L’arpa: Uno strumento di appagamento

L’arpa, assieme a molti altri strumenti, emette onde Alfa. Fu dimostrato già in antichità, che tali onde generano equilibrio, la vera responsabile di tutto ciò porta il nome di risonanza. Quando si genera la risonanza, tutti i corpi vibrano sulla stessa frequenza in altre parole: in armonia. È la risonanza che ad esempio, può generare effetti benefici sul nostro cervello contrastando eventuali condizioni di squilibrio tra i due emisferi:
l’emisfero destro prevalentemente impegnato nelle attività creative e l’emisfero sinistro nel quale si svolgono le attività relative al linguaggio, la scrittura e al calcolo.

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